venerdì 27 aprile 2012

Hunger Games - Recensione


Ieri sono stato all'anteprima di "Hunger Games", il film di cui sento parlare da un bel po' e che mi ha incuriosito per la sua trama, nonostante richiami molto la trama di "Battle Royale".

Ci è stato detto appena preso il biglietto che ci avrebbero spento i telefoni e sigillati in alcune buste per combattere la pirateria e il relativo download.
Era tanto che non mi capitava di andare al cinema "senza cellulare" quindi forse anche per questo mi sono goduto a pieno il film, senza distrazioni.

La trama ormai è risaputa, ma per chi non lo sapesse eccola qui:

Panem era una regione divisa in 13 distretti, molti anni prima c'è stata una rivoluzione ed il tredicesimo distretto venne raso al suolo, lasciandone 12. I distretti sono classificati in base ai numeri, il primo il più ricco, il 12 il più povero.


Ogni anno viene fatta la Mietitura per estrarre il nome di due giovani (un ragazzo e una ragazza) dai 12 ai 18 anni che parteciperanno agli Hunger Games, reality show organizzato da Capitol City dove i 24 giovani vengono rinchiusi e dal quale ne uscirà uno solo vivo.
Questo per ricordare a tutti i distretti che le loro vite sono nelle mani di chi comanda.


Il film racconta brevemente la vita della protagonista Katniss e del come arriverà a prendere parte agli Hunger Games.


Jennifer Lawrence è colei che da il volto a Katniss, la ricordavo come l'ultima Mystica ma devo dire che è perfetta nei panni di Katniss.
Suo "collega" di distretto è il giovane e furbo Peeta, un personaggio che nonostante tutto mi è piaciuto e potrebbe riservare sorprese in futuro.


Gli effetti speciali non mancano, anche se non sono esagerati.
Interessante anche il contrasto tra i vari distretti, molto riconoscibili dai modi vestire. Nel 12° distretto abbiamo molto grigio, nel 1° il colore non manca in nessun modo.


Ho trovato degna di nota anche l'interpretazione di Cinna da parte di Lenny Kravitz, perfetto per il ruolo.


Altro punto a vantaggio di questo film è il discorso "crudeltà", il film è violento ma non scade mai nella violenza cruda. C'è il sangue, ci sono i morti, ma non infastidiscono perchè si vede che non puntavano a quello.


I giochi iniziano, i Tributi lottano per la sopravvivenza creando alleanze e uccidendo.


Lo spettatore viene catapultato in questo sadico gioco, la regia riesce a creare la giusta empatia con il pubblico che pur tifando per la protagonista, si sente parte del gioco.


La ragazza di fuoco lotta per uscirne viva, e noi vogliamo che sia così.

Il film mi è piaciuto, non ho ancora letto i libri ma recupererò a breve visto che questo primo film mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, nel senso che sono curioso di sapere come andrà avanti.

Mi aspettavo tutt'altro dal film, nella mia testa sarebbe finito dove invece eravamo a metà film, quindi non so proprio cosa ci potrà essere più avanti.

Per il mio gusto personale si è trattato di un bellissimo film leggero che consiglio a tutti di andare a vedere.

Per chiudere, avevo letto di un paragone tra questo film e la saga di Twilight, per quel che mi riguarda pariamo del cioccolato e della merda. Non hanno niente a che fare l'uno con l'altro.
Hunger Games è nettamente superiore, come storia e come recitazione.

Voto: 8


Vincere significa fama e ricchezza.
Perdere significa morte certa.

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog